Ogni selfcare è stato postato da Wentworth come cronache di autoespressione del mese di aprile. Ogni suo selfcare è una sua paginetta di “diario segreto” quotidiano. Le traduzioni sono a cura di Miria e Kiara . Ogni selfcare è stato screenshottato e caricato da Noemi su questo blog, partendo dall’originale scritto da Wentworth su facebook. Nessuna parola è stata modificata dal momento in cui lo screenshot è originale .
La foto è stata scattata da Wentworth stesso tra la primavera-estate del 2015, durante la sua permanenza e passeggiate spiaggie del Connecticut; successivamente caricata, insieme ad altre foto della sua vacanza, su Facebook.
Oggi il selfcare sembrava iniziare un selfcare cronache per il mese di aprile. Cos’è stato per voi? Oggi il mio selfcare è stato fare donazioni di oggetti che mi piacciono ma che non amano la carità.
Oggi il mio selfcare è stato tipo esplorare un nuovo vicinato a piedi.
Oggi il mio self-care è stato leggere ogni altro self-care.
Oggi il mio self-care è stato uno scialle caldo avvolto sulle mie spalle in una mattinata di pioggia.
Oggi il mio selfcare è stato a) ammettere che non ero all’altezza di socializzare e b) fare sappere per quell’appuntamento a pranzo in tempi ragionevoli.
Oggi il mio selfcare è stato raccontare a un’estraneo che mi piaceva il suo cappello (berretto?) e guardare il suo viso illuminarsi come un albero di Natale.
Oggi il mio selfcare è stato bere dell’acqua quando mi sono ricordato di farlo.
Oggi il mio selfcare è stato riconoscere e rispettare i miei limiti.
Oggi il mio selfcare è sembrato tipo delle carte da gioco e sbellicarsi dal ridere.
Oggi il mio self-care è stato praticare il perdono… e praticare… e praticare. 😉
Oggi il mio selfcare è stato qualche video su youTube che mi fa sempre sorridere.
Oggi l’autocura è sempbrata tipo tirare fuori dalla mia testa, via dal mio cuore e giù sulla carta.
Oggi l’autocura è sembrata tipo beccare un concerto gratuito.
Oggi la mia autocura è stata come un breakfast burrito per cena. Con salsa piccante.
Oggi il mio selfcare è stato provare a creare il più vasto spazio possibile alle risposte delle persone del mio ultimo post… che è stato più come cliccare il tasto “mostra” sui commenti nascosti da facebook a causa del loro colorito linguaggio… ed erano parecchi.
Oggi la cura di me è sembrata come un ringraziamento alla gente per la loro franchezza, la loro autenticità, e la loro crudezza. Le vostre storie e le vostre condivisioni respirano vita dentro di me. E io so di non essere l’unico. Siete forti.
Oggi il mio selfcare è stato come lozioni per mani. Loro lavorano duramente e mi servono per bene.
Oggi il selfcare è stato come pulire i miei occhiali da sole così io posso godermi la vista 🙂
Oggi il mio selfcare è stato svegliarmi 5 minuti prima del necessario così da poter respirare, raccogliere le idee, e allinearmi prima che i miei piedi toccano il terreno per partire in quarta.
Oggi il selfcare è stato ricordare all’improvviso un libro per bimbi a cui non pensavo da secoli… poi cercarlo on line, guardare attraverso le immagini, e ricordare le ore di gioia che mi portava.
Oggi il selfcare sembrava come spedire un messaggio “pensando a te” a un amico senza alcun motivo.
ps: il libro era “one monster after another” scritto da Mercer Mayer
Oggi il selfcare è stato costruire un appropriato contenitore per la mia rabia… che è parso come una lunga passeggiata giù per un pendio roccioso.
oggi il selfcare è stato non cliccare su un link.
Oggi il selfcare è stato eliminare i “contatti” sul mio cellulare… fuori il vecchio, per fare spazio al nuovo.
oggi il selfcare è stata una margherita gerbera arancio in un bicchiere di vetro, sistemato dal mio computer dove io posso vederlo.
oggi il selfcare è stato rallentare… il mio… ritmo… e a metà camminare con il mio solito passo.
oggi il selfcare sembrava aver dedicato dello spazio dove io riesco a condividere quello che educa, intriga e mi ispira.
Oggi il mio selfcare è stato ricordare a me stesso che Non C’è Perfezione Qui. E che va tutto bene.
Oggi il SelfCare è sembrato come ammettere che non c’è un selfcare… Quando io realizzo una mancanza di autocura, sono anche consio del bisogno di essa… ciò che io chiamo cura di sè.