“Quando sedevo al circolo maschile con il Mankind Project, le persone più anziane mi misero vivamente in guardia dal fare un “lavoro emotivo” on line. Significava che, se io avessi avuto un problema con uno dei miei fratelli, avrei dovuto risolvere la questione in persona.
Saggio consiglio.
Il tono della voce di mio fratello, lo sguardo nei suoi occhi, il battito del cuore nel suo petto… Tutto questo potrebbe e sarebbe stato oscurato mediante i supporti elettronici.
Non appena avrei dimenticato – anche solo per un istante – che mi stavo rivolgendo ad un altro essere umano, le cose avrebbero potuto e sarebbero degenerate. Rapidamente.
Ed è successo, via email. Con qualcuno che io conoscevo. Nella vita reale.
Tentare di lavorare emotivamente con qualcuno che tu non conosci… online … in un forum pubblico… beh, se hai passato abbastanza tempo sulla mia pagina, hai visto come va a finire.
Quello che io ho cercato di fare in questo spazio – sin dall’inizio – è fornire informazioni. Opinioni. Prospettive. Quello che le persone fanno con questo è una loro scelta. Affari loro. Il loro lavoro.
Il mio lavoro pare sia esercitare l’auto-espressione. Condividendo più di quello che io ritengo significativo. Preoccuparsi di meno di come viene recepito. – W.M.”
traduzione a cura di Miria
