Heat Magazine: una giornata tipo di Wentworth sul set di Dallas.

Heat Magazine ( ℹ ) – è un giornale inglese, nel 2007, durante le riprese della terza stagione di Prison Break, spedisce una propria inviata sul set assolato di Dallas e ci riporta la giornata tipo di Wentworth durante le riprese di una caldissima giornata a “Sona” e scopriamo cose interessanti sul suo conto. Ricordiamo che Sona non esiste realmente, o meglio, la struttura era una vecchissima scuola/orfanotrofio di Panama che è stato utilizzata solo per le riprese esterne. Gli interni del Penitenziario di Sona sono stati ricostruiti su un set a Dallas (USA) e non a Panama (America Centrale).  

Qui di seguito troverete la traduzione e le scan del magazine orginale.

Grafiche a cura di Miria. Traduzione a cura di Miria e Kiara (2009). Scan originale: FanForum (2007).

“La mia giornata come assistente di Wentworth Miller”

Siamo volati a Dallas (Texas) per trascorrere un’intera esimia giornata in prigione. Più precisamente sul set di Prison Break, che nella sua terza stagione, verrà trasmessa su Sky One il 24 settembre (in Inghilterra). Il nostro lavoro per oggi? Assistere la star di PB, Mr. Wentworth Miller e assicurarci che sia ben nutrito e dissetato. Sperando di non svenire quando lo vedremo. Heat Magazine è qui a Dallas per assistere anche il resto del cast.

Ore 8.30: Al nostro arrivo a “Fort Worth” dove si girerà oggi, cerchiamo subito il suo nome sulla scaletta, prevista per oggi, e notiamo che Wentworth è già al lavoro dalle 7.45; peccato perchè speravamo di andare a salutarlo e portargli noi la colazione. Nella lista delle presenze per oggi notiamo anche che le informazioni in cui è riportato l’indirizzo e il numero di telefono di Wentworth sono state cancellate. Hmm…molto astuto!

Ore 8.45: Ci informiamo in giro per sapere come potremmo rendere felice Wentworth in questa giornata e ci dicono che Starbucks è la chiave del suo cuore. L’addetto stampa di Prison Break ci dice: “In ogni città dove va ha sempre bisogno di sapere dove è il più vicino Starbucks”. Così usciamo e gli compriamo un “venti cappuccino”.

Ore 9.15: Siamo diretti al camper di Wentworth e lui era già lì: due incredibili occhi, testa perfettamente rasata, una t-shirt grigia a maniche lunghe, volutamente sudata e sporcata (è un prigioniero, ovviamente non deve risultare troppo pulito).
“Ciao, volete un po’ di acqua?”  ci dice aprendo il frigo. Noi scherziamo sul fatto che dovremmo essere noi a fare queste cose e non lui, ma è davvero un ragazzo così gentile. Ci fa cenno di sederci sul divano, mentre lui si siede sul pavimento a gambe incrociate.

“Dovremmo essere noi a sederci sul pavimento e non tu, Wentworth!” (Lui ride).

“Sembri molto sudato con quella maglietta addosso.” (Forse non era la miglior frase da dire in quel momento)
(Lui ride nuovamente) “Sì, la produzione ha rimarcato “sudore, sudore, sudore”. Questo è uno dei nostri argomenti. La terza serie è ambientata a Panama e quindi sole e caldo… dobbiamo essere bagnaticci e un po’ sfiniti, tutto questo aiuta alla realizzazione di un’ ambientazione credibile.”

“Come ti rilassi quando non sei sul set? Trasformi il tuo camper in una discoteca e ci fai una festa?”
“No, non proprio.”

“A quanto pare David Beckham ha copiato i tuoi tatuaggi…”
“Sì ho sentito questa notizia! Mi fa piacere sapere che David Beckham è un fan dello show!”

Qualcuno bussa alla porta, è ora per Wentworth di tornare al lavoro, nel frattempo gli ricordiamo che oggi siamo qui per assisterlo e gli chiediamo cosa dobbiamo fare per fare colpo.
“Voglio dell’uva!” e ridendo aggiunge “…e sbucciatemela, per favore!”.

Ore 10: Disperati nel cercare un po’ di uva ci dirigiamo nella zona mensa, dove incontriamo Robert Knepper, che interpreta il cattivissimo assassino T-Bag in Prison Break. È ancora un po’ calato nel suo personaggio e cominciamo a preoccuparci un po’ che ci possa fare qualcosa. “Ciao ragazzi” dice con un ghigno alla T-Bag, gli chiediamo se vuole una tazza di the mostrandogliene una bustina (tea-bag -> t-bag). Sussurrando mormora qualcosa di intraducibile e ride alla vista delle nostre facce un po’ scioccate.

Ore 11: Di uva non c’è ne traccia da nessuna parte, così cerchiamo di trovare Wentworth per chiedergli se possiamo portargli qualcos’altro. Ci dicono che sta ancora girando delle scene. “Wentworth compare in moltissime scene” dice un assistente alla produzione “Non ha molto tempo per cazzeggiare.”

Ore 11.33: Ritroviamo Wentworth davanti a una telecamera, mentre si sta spruzzando del finto sudore sulla faccia, non sa che lo avremmo dovuto farlo noi per lui?

Ore 11.45: Wade Williams che in Prison Break interpreta l’ex-guardia carceraria Brad Bellick, ora carcerato a Sona, cammina in giro per il set con un paio di divertenti pantaloni maculati. Quando iniziamo a commentare il suo abbigliamento ci dice che all’inizio della terza stagione indossava solo un paio di “mutandoni” e che quindi questo nuovo abbigliamento è un passo avanti, in positivo. Chiediamo a Wade com’è lavorare con Wentworth e ci risponde:”é un gran bravo ragazzo, ed è anche un tipo divertente, adora fare scherzi sul set”.

Ore 12: Wentworth cammina verso la zona guardaroba, noi gli diamo un biscotto e gli chiediamo che cosa direbbe se gli fosse stato chiesto di indossare i “mutandoni” come Wade nella nuova stagione. Lui sogghigna e dice: “Questa opzione avrebbe voluto dire ri-applicare i tatuaggi e sarebbe stato tutto troppo complicato”(Per applicare un tatuaggio come quello di Michael Scofield ci impiega circa 4 o 5 ore ma poi deve essere rimosso entro un paio di giorni). Gli diciamo che è proprio una sfortuna. Lui ride. In quel momento abbiamo il presentimento che lui cominci a pensare che siamo un po’ dei pervertiti.

Ore 12.30: Wentworth esce dalla zona guardaroba e gli andiamo incontro con una bottiglietta di acqua. “Wade dice che sei quello che fa scherzi divertenti sul set…”; ridendo dice: “Ma non è vero… quello è Wade invece! È incredibile come le persone con cui ho, teoricamente, maggior ostilità nella finzione, sono poi le persone con cui vado più d’accordo sul set. Ma dobbiamo girare un episodio che equivale alla metà di un film, in soli otto giorni, quindi dobbiamo prendere il lavoro molto seriamente.”

Ore 13: Quasi ora di pranzo! Chiediamo in giro cosa mangia solitamente il Signor Miller. Un tipo della produzione ci dice:”A Wentworth non piace nulla di troppo elaborato, se va in un ristorante italiano chiede semplicemente degli spaghetti al pomodoro”.

Ore 13.30: Mentre Wentworth pranza, ci hanno mandato ad assistere un altro membro del cast, William Fichtner, che interpreta Alex Mahone e che sta leggendo il suo copione. Gli diciamo che lo sta leggendo in maniera errata e gli diamo qualche lezione di interpretazione, per fortuna ne intuisce il lato comico e sta al gioco.

Ore 14.30: Wentworth è chiamato di nuovo sul set e pare molto occupato, così intanto facciamo un giro e notiamo che il set è pieno di attori (“extras”) che fanno da comparse, i detenuti fuori dalle loro celle. E l’ambientazione è così realistica che ci spaventiamo un po’ a vederli tutti raggruppati insieme. Uno di loro ci chiede se vogliamo dare un’occhiata ai bagni della prigione. Accettiamo. Non sono molto puliti.

Ore 15: Wentworth ha un attimo di tempo tra una scena e l’altra e viene a chiederci: ”Tutto bene? Dov’è l’uva che vi avevo chiesto?”. (Scherzando ovviamente)

Ore 15.30: Ci ritroviamo al banco del catering, mangiando patatine e altre schifezze. (Ci dispiace caro Wentworth ma abbiamo chiesto in giro e non c’è uva da nessuna parte, ok?)

Ore 16: Wentworth riappare di nuovo mentre sta parlando con uno dei produttori, tentiamo di avvisarlo della mancanza di uva, ma lui è troppo occupato perché si sta spostando in un nuovo set. Ci sorride solamente e ci da una pacca sulla spalla: Ok non ci laveremo mai più da oggi in poi.

Ore 17: Mentre Wentworth è occupato in un set secondario, noi ci dirigiamo in quello principale e ci accontentiamo di accarezzare la sedia dove c’è scritto il suo nome, ed alcuni membri del cast ci guardano un po’ male per questo.

Ore 17.30: Wentworth ha una pausa e controlla se sul suo cellulare ci sono nuovi messaggi (lui ha un Blackberry). Gli chiediamo se riceve molte più lettere da fans innamorate follemente di lui o da carcerati. “Devo ammettere che ho ricevuto un buon numero di lettere da veri detenuti.”

“Ti hanno chiesto consigli su come poter escogitare un piano per evadere?”
(Ride) “In realtà, noi dobbiamo stare attenti con queste cose! Ma ci sono tante altre tipologie di persone che mi scrivono, arrivano lettere di professori universitari o lettere dalle nonne…”

“In alcune lettere ti dichiarano il loro amore?”
(Sorride) “Sì, a volte.”

Wentworth è chiamato sul set di nuovo e per noi è ora dei saluti, “Felice di avervi incontrati” dice Wentworth. Uscendo dal parcheggio qualcuno ci grida: ” Tornate presto!”, ci giriamo e vediamo che è stato una delle comparse. Va beh un invito è sempre un invito!

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