“Voglio avere gli idoli, gli eroi e i rubacuori che mi rappresentano”

“Voglio avere gli idoli, gli eroi e i rubacuori che mi rappresentano. Voglio che ci siano così tanti ruoli gay interpretati da attori gay cosi’ che io possa interpretare uno psicopatico gay e non preoccuparmi che questo sembri cattiva pubblicità verso i gay.”

Questa la mia parte preferita, o meglio quella che fa luce sul suo modo di vederla e di chiarirsi con alcune repliche davanti alla sua scelta di voler interpretare ruoli gay. Stiamo nuovamente parlando di Hollywood e ruoli nel cinema. Went chiarisce un punto sul quale anche molti follower, tempo fa, non erano del tutto d’accordo. L’interpretazione dei ruoli gay da parte di attori gay.

Traduzione a cura di Lucia:

“Tu sai cosa vuol dire essere gay come io so com’è camminare su Marte.” Io a un amico etero. Qualcuno potrebbe replicare. “Ma ho letto un libro, ho visto quel documentario … La mia migliore amica è … Il mio primo marito era …” No. Stiamo parlando di esperienza vissuta. Non di quella volta che al college o a lezione di recitazione.

Stiamo parlando di chi può interpretare ciò che a Hollywood è (ovviamente) una conversazione complessa. Ottimo. Lasciamo che ci sia complessità. Una conversazione. Delle opinioni differenti.

Chiarisco la mia: non ho detto che gli attori gay dovrebbero interpretare solo parti gay e gli attori etero non dovrebbero mai farlo. Non posso sapere cosa sia vero per loro.

INOLTRE mi piacerebbe vivere in un mondo in cui quando faccio dei casting per dei ruoli gay, c’è una vasta lista di attori televisivi e cinematografici gay di tutte le età e razze con una reputazione impressionante e un sacco di riconoscimenti, da considerare prima ancora di pensare ad attori etero. Ma non vivo in quel mondo.

“Un attore dovrebbe essere capace di interpretare qualsiasi ruolo.”. D’accordo.

MA sembra che in questo momento la gente stia bramando autenticità. Vogliono vedere come stanno le cose davvero. O almeno vederle da vicino. Ho acceso la TV su uno spettacolo con attori etero che ammiro che interpretavano ruoli gay. L’ho spento. E’ solo questione di bravura. Ho visto un film con un altro attore etero che interpretava un gay, suonava vero. Questione di bravura ma era un punto di vista. Malinconico. Vigile. Stanco. Io: “Sì … La stai raccontando tutta.”

Non si tratta solo di bravura. Uomini eterosessuali che interpretano ruoli gay mettono al centro l’eterosessualità. Hollywood che sostiene attori etero come oggetti di culto perpetua la priorità di “mascolinità” + “recitazione etero” nella comunità gay. Un sacco di uomini gay felici di svenire per tizi etero che si sbaciucchiano sullo schermo. Lo chiamiamo “pagato-per-fare- il-gay”.

Non voglio più piegarmi a questo. Voglio avere gli idoli, gli eroi e i rubacuori che mi rappresentano. Voglio che ci siano così tanti ruoli gay interpretati da attori gay cosi’ che io possa interpretare uno psicopatico gay e non preoccuparmi che questo sembri cattiva pubblicità verso i gay.

Non voglio più preoccuparmi di come sembra, punto. “Sembrava troppo gay”, ha sussurrato un regista dopo aver gridato “taglia”, all’inizio della mia carriera. Un avvertimento che non era nuovo per me perché già lo avevo a cuore.

Quando lascerà il mio sistema nervoso questo avvertimento? Quando lascerà la mia autoconsapevolezza? Non lo so. Recentemente ero sul set e mi sono sorpreso a muovere le mani “in quel modo” a metà scena… e mi sono bloccato. Poi è stato come, “Aspetta. Va bene. Sto interpretando un gay. Sono gay-a-pagamento”. E l’ho inserito nella scena. – W.M.

Fonte: Instagram

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